Il 30 giugno del 2017 si avvicina!

E’ il termine ultimo per adeguare l’impianto centralizzato di riscaldamento del condominio, alla nuova normativa relativa alla efficienza energetica. Tutto inizia il 4 luglio del 2014, quando lo Stato Italiano, con il DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102 introduce le regole per rendere operative, le direttive europee sull’efficienza energetica. La Direttiva UE 2012/27/UE modifica le direttive 2009/125/UE e 2010/30/UE ed abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.

Ho inserito il link del decreto legge italiano e della direttiva europea per chi vuole magari approfondire tutta la tematica.

Il concetto che sta alla base della direttiva europea ed anche ovviamente del decreto legge italiano è il seguente:

Ridurre entro il 2020, il consumo energetico equivalente a 20 milioni di tonnellate di petrolio consumato a livello Italia.

Per raggiungere questo obiettivo, sia le strutture pubbliche che quelle private (come ad esempio i condomini) devono adeguare gli impianti di riscaldamento, alla nuova normativa, Per fare questo, in ambito di ammodernamento della centrale, così come accade per gli appartamenti con impianto di riscaldamento autonomo, possono essere installate le caldaie a condensazione. Queste offrono tecnicamente, enormi vantaggi per il riscaldamento in quanto gestiscono al meglio l’erogazione del calore in impianti centralizzati e casalinghi.

Come funzionano le caldaie a condensazione?

In una caldaia a condensazione a gas, l’acqua viene scaldata tramite il calore della combustione come nelle caldaie tradizionali. I gas di scarico risultanti, passano normalmente nella canna fumaria. Il risultato è che l’energia contenuta nei fumi del gas di scarico viene persa. Invece la tecnologia di condensazione sfrutta questi gas che consistono in gran parte in vapore acqueo. La tecnologia estrae il calore dai fumi del gas e immette l’energia ottenuta nel circuito di riscaldamento (fonte sito vaillant.it CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO).

Basta solo questo ? NO !

Installare una caldaia a condensazione in condominio non è l’unico obbligo a cui il condominio deve adeguarsi. Infatti, va installato il cosiddetto impianto di contabilizzazione energetica. L’impianto, consiste principalmente in un dispositivo che legge il calore consumato su ogni termosifone presente in casa (denominato ripartitore) ed una valvola che regola per ogni termosifone, la temperatura desiderata dal proprietario dell’appartamento (detta termo valvola). A questi due strumenti, che vengono installati all’interno di ogni appartamento del condominio e per ogni termosifone presente, si aggiungono dei dispositivi esterni e che vengono installati nelle rampe di scale del condominio. Questi dispositivi hanno il compito di registrare le letture catturate dal ripartitore e trasmetterle ad un sito web o un concertatore di dati locale. Le differenze sono sostanziali:

  • Con il sito web, i dati sono sempre disponibili, in tempo reale, da parte di tutti i condomini. Questo significa che il condomino, può rendersi conto immediatamente di quanto sta consumando e decidere, ad esempio, di chiudere in alcune stanze, la valvola termo statica per risparmiare.
  • Con il concentratore di dati locale invece, l’amministratore di condominio o un delegato o una ditta esterna, ha il compito di leggere manualmente le letture di tutti gli appartamenti e ripartire le spese secondo i singoli consumi.

Quindi pago solo quello che consumo ? In parte SI!

Infatti la grossa novità rispetto al calcolo dei consumi del vecchio sistema è il doppio calcolo. In pratica il costo totale del riscaldamento in un appartamento con riscaldamento centralizzato, è la somma di due costi:

  1. Il condomino paga quello che consuma attraverso il sistema di contabilizzazione;
  2. Il condomino paga secondo nuove tabelle millesimali, i costi di manutenzione della caldaia e dell’impianto in genere;

Complessivamente il risparmio c’è. All’interno del condominio dove risiedo, installando una nuova caldaia a condensazione, secondo i calcoli del progettista che ha redatto il progetto di efficienza energetica, riusciremmo a risparmiare circa cinque mila euro all’anno ! In questo modo si ammortizza in breve tempo anche il costo del nuovo impianto.

Ultimo ma NON ULTIMO …… il Progettista !

Il calcolo dei nuovi consumi, delle nuove tabelle millesimali, deve essere curato da un ingegnere certificato in progetti energetici. All’interno del mio Team, l’Ing. Roberto Monteasi è certificatore energetico degli edifici ed esperto in gestione dell’energia. Questo fa si che il condominio abbia la certificazione energetica e quindi la nuova classificazione, sicuramente migliore rispetto alla situazione precedente. Questo è un enorme vantaggio perché avere un edificio o un appartamento energicamente efficiente, aumenta il suo valore commerciale.